Consigli pratici

Consigli pratici 2017-07-13T23:14:32+00:00

Appunti dal Convegno “Le Valli per l’Alzheimer”

Condividiamo con voi alcune preziose indicazioni raccolte durante il convegno “Le Valli per l’Alzheimer” tenutosi a Pozza il  21 maggio 2010. Gli interventi sono del dott. G. Noro (primario geriatria S. Chiara di Trento- Unità valutativa Alzheimer) e del dott. G. Bellelli (Responsabile Dipartimento di riabilitazione Ancelle della Carità-Cremona)

Per una diagnosi… precoce

Dal 2020-2040 la patologia raddoppierà e diventerà più importante della cecità dell’anziano. In qualsiasi grado di gravità è possibile una terapia anche solo di tipo psico-sociale, se non farmacologica.

La qualità e la quantità dell’impegno dei medici è il miglior antidoto contro la tendenza al risparmio nella politica sanitaria. Bisogno di credibilità dei medici, l’impegno viene riconosciuto, pure con fallimenti.

Early Stage Alzheimer’s desease (vedi anche su google) Attenzione ai bisogni espressi dai malati. Rischio di depersonalizzazione del malato- diagnosi detersiva: come sapone per lavarsene le mani, “tanto la malattia non è guaribile”.

Pregiudizio: diagnosi-guarigione, quindi qualche medico può dire “non mi riguarda, non c’è niente da fare”. Si ricorre a luoghi di contenimento.

Importanza diagnosi precoce : i farmaci sono efficaci se usati precocemente ( sottogruppo ha dei miglioramenti) – solo il 60% riceve una diagnosi.
E’ necessario:

  • Cambiamenti nell’abitazione
  • Prevenzione e trattamento delle complicanze- curare anche le altre malattie, non dire “tanto è demente”.
  • Riconoscere variabilità soggettiva-individuale

Cosa ci rende vulnerabili all’Alzeimer?

Misurare precocemente l’ippocampo- bio marcatori ( proteine…)- a chi- dove –costi? Molta strada da fare.

La cognitività ci aiuta un po’, la scolarità (6 mesi dopo appare la malattia rispetto a chi non è scolarizzato).

Importanza diagnosi precoce ma poi seguire un percorso.

Tac esame importante

Problemi vascolari hanno a che fare con l’Alzheimer, fattori di rischio vascolare sono anche quelli per l’Alzheimer.

Ci deve essere una rete assistenziale : MMG- centri sanitari diurni con personale specialistico- RSA- nuclei RSA Alzheimer- volontari.

Impegnarsi su ciò che può essere fatto piuttosto che sulla mancanza di una cura!

I disturbi del comportamento : un vero problema. Fa parte del gruppo di ricerca geriatrica BS scuola dott. Trabucchi.

Familiarità: sì, 90% rischio familiare generico.

Attenzione ai rischi vascolari!

Vi sono problemi di memoria ma ci sono anche i problemi del comportamento di cui si parla meno.

Il 55% evidenzia irrequietezza – prima depressione –ansia – accusatory –paranoia.

Disturbi BPSD dovuti alla malattia

  • Fattori biologici
    • muoiono i neuroni (intrinseci)
    • fattori estrinseci: dolori, infezioni, intercorrenti, farmaci, malattie impairment sensoriali.
  • Fattori psicologici

Cosa posso modificare nell’ambiente per prevenire disturbi del comportamento?

Teoria dell’apprendimento, favorire comportamenti congrui con attenzioni.

  • Spesso non siamo capaci di capire cosa manca loro- contatti sociali piacevoli (ad es. badanti non sempre adeguate)
  • Stress ambientale: troppe persone, troppi rumori, basso livello di sopportazione

Agitazione perché non vuol fare il bagno, capire perché, cosa la disturba nell’ambiente.

  1. Comportamento/ descrizione accurata
  2. Sintomo trigger
  3. Diario dei comportamenti/ valutazione precisa
  4. Cause non correlate alla demenza
  5. Deficit sensoriali (sordità..etc..)

Interventi ambientali

Eliminare barriere visive (es porte chiuse)- no maniglie.

Attrezzare spazi nei corridoi.

Musica e ampi quadri luminosi (musica può essere utile se non vuole fare bagno, se prima della malattia si interessava di musica).

Cercare di capire dov’ è il problema, più colori caldi, meno colori freddi- studio che evidenza miglioramento comportamento con attenzioni e cure specifiche .

Aromaterapia- terapia della luce- terapia della musica.

Farmaci comprovata efficacia terapeutica, dosaggio minimo all’ inizio fino ad arrivare a dosi terapeutiche- effetti collaterali.

I famaci non agiscono per wandering (bisogna invece cambiare l’ambiente) inappropriata eliminazione feci ed urine, vestizione, svestizione, vocalizzi, nascondersi.

Disturbi che rispondono ai farmaci: ansia-depressione-sonno.

Farmaci atipici (Neurolettici) – Tipici (Tavor-Serenase)- tutti hanno effetti collaterali ( rischi cardio-vascolari).

Disturbi del comportamento sono multifattoriali, capire da dove vengono

  • paziente (carattere)
  • ambiente
  • badante-care-giver

Cercare le cose che piacevano prima al paziente.

Medici anche ruoli spiccioli di vicinanza.